Niente rende meglio l’idea dell’eterno atteggiamento dell’italiano medio (molto medio) nei confronti dei libri della domanda che mi rivolse, ormai decenni fa, il postino. Poiché accadeva spesso che mi recapitasse dei pacchetti con la scritta piego di libri stampigliata sopra, una volta mi chiese: «Ma cosa ci fai con tutti questi libri, ci commerci?»
Ecco: la semplice idea che qualcuno potesse leggere molti libri, che addirittura li comprasse, esulava dal campo delle possibilità previste. Doveva esserci per forza qualcosa sotto, un interesse economico che giustificasse quell’altrimenti incomprensibile approvvigionamento.
Per non fare brutta figura gli risposi di sì.
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