Negli anni ottanta del secolo scorso assisto a questa scena in un ristorante. Un mio parente e l'occupante di una tavolata lì appresso si riconoscono come vecchi amici, che non si vedono da anni. Dopo i saluti di rito e il consueto "che ci fai qui di bello?", l'altro spiega che la cena a cui partecipa è quella della sede locale del partito socialista. Gli ci vuole poco per iniziare a gloriarsi del potere che detengono e del fatto che appalti, concessioni e quant'altro significhi denaro pubblico è tutto in mano a loro. Non manca la profferta finale: "mi raccomando, se hai bisogno di qualcosa, non preoccuparti, dillo a me e ci pensiamo noi." Difficile che possa scordare la risposta del mio parente: "Grazie, non ho bisogno di niente."
Ecco, oggi che a quarant'anni di distanza, con la consueta mancanza di memoria storica, in Italia si celebrano latitanti e condannati, mi piacerebbe che invece venissero ricordati coloro che hanno detto "Grazie, non ho bisogno di niente."
Nessun commento:
Posta un commento