martedì 17 giugno 2025

Ballata della vita esteriore

 

BALLATA DELLA VITA ESTERIORE

di Hugo von Hofmannsthal

tradotta dal tedesco da Marco Scaldini

(metro originale: pentametri giambici, traduzione in endecasillabi)

 E bimbi crescono con occhi profondi,

Che nulla sanno, crescono e muoiono,

E ogni uomo va per la sua strada.

 

E frutti dolci vengon dagli acerbi

E cadono a notte come uccelli morti

E giaccion poco prima di marcire.

 

E sempre soffia il vento e di continuo

Percepiamo e parliamo parole

E ci coglie gioia e stanchezza.

 

E strade corrono nel verde, e luoghi

Son qua e là, con fiaccole, alberi, stagni,

E minacciose, aride come morte…

 

A che scopo costruite? e mai

S’assomigliano? e quante saranno?

Che cambia ridere, piangere, sbiancare?

 

A che posson servire questi giochi,

Ché adulti e sempre soli siamo

E vaganti senza alcuna meta?

 

Serve aver visto più volte lo stesso?

E pure dice molto chi dica “sera”.

Parola da cui senso e tristezza

 

Scorrono come miele da favi vuoti.

 

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