martedì 4 febbraio 2025

Ridere per ridere

 

Il prof Perboni ha scritto alcuni dei libri più divertenti di questo secolo. Acquistarli non è una brutta idea. Nella colonna di destra si trova il link per entrare in possesso (dietro pagamento di una modestissima cifra) del volume qui sopra.

Qui di seguito, invece, un assaggio di perle.

 

- Qual è l’opera principale di Dante?

- La Bibbia.

 

- Cos’è l’agricoltura?

- Quando qualcuno agricola la terra.

 

- Nel primo capitolo dei Promessi Sposi, quale panorama si presenta a Don Abbondio?

- Sopra il cielo e sotto la terra.

 

- Chi sono i pensionati?

- Quelli che pensano.

 

- Cosa rappresenta Guernica?

- Dei cadaveri morti.

 

 - Cosa sono Le quattro stagioni di Vivaldi?

- Una pizza.

 


lunedì 3 febbraio 2025

Siamo in Italia

 

 

Con la bonarietà tipica dell'ipocrisia, è sempre stata celebrata come una virtù "l'arte di arrangiarsi", abilità tipicamente italica.

Difficile calcolare la portata degli effetti nefasti di un atteggiamento apparentemente così piacione e innocuo. Qualche esempio?

Lo stipendio degli insegnanti è una miseria? Che importa, si arrangeranno con le lezioni private.

I trasporti pubblici fanno schifo? Che importa, tanto il biglietto non lo paghi.

Le liste di attesa per la sanità sono infinite? Ce lo avrai pure qualche conoscente che ti raccomanda per passare avanti.

L'arte di arrangiarsi, tradotta in termini prosaici, è l'arte di metterlo nel culo al prossimo.


domenica 2 febbraio 2025

Anni Ottanta

 

Negli anni ottanta del secolo scorso assisto a questa scena in un ristorante. Un mio parente e l'occupante di una tavolata lì appresso si riconoscono come vecchi amici, che non si vedono da anni. Dopo i saluti di rito e il consueto "che ci fai qui di bello?", l'altro spiega che la cena a cui partecipa è quella della sede locale del partito socialista. Gli ci vuole poco per iniziare a gloriarsi del potere che detengono e del fatto che appalti, concessioni e quant'altro significhi denaro pubblico è tutto in mano a loro. Non manca la profferta finale: "mi raccomando, se hai bisogno di qualcosa, non preoccuparti, dillo a me e ci pensiamo noi." Difficile che possa scordare la risposta del mio parente: "Grazie, non ho bisogno di niente."

Ecco, oggi che a quarant'anni di distanza, con la consueta mancanza di memoria storica, in Italia si celebrano latitanti e condannati, mi piacerebbe che invece venissero ricordati coloro che hanno detto "Grazie, non ho bisogno di niente."

sabato 1 febbraio 2025

CONSIGLI SULLA LINGUA E LO STILE

 

Carl Spitzweg Il poeta povero

            Ma davvero leggendo il titolo avete pensato che mi mettessi a buttar giù consigli, indicazioni e prontuari per una scrittura efficace e uno stile personale, soprattutto dopo aver affermato più volte che non credo nelle scuole di scrittura? Ho scelto questo titoletto solo per puntualizzare che chi scrive non dovrebbe averne bisogno. O forse ritenete che Pirandello, giusto per fare un nome, scrivesse da bestia prima che qualcuno gli fornisse le dritte giuste?

          Al solo scopo di mostrarvi la sua completa inutilità, ecco qui di seguito un decalogo di norme, di quelli che piacciono tanto a chi insegna scrittura creativa.

 1. Quando scrivete ricordate sempre che state narrando, non predicando: non impartite lezioni di vita né di etica.

2. Mantenete la distanza dai personaggi e dalle situazioni, senza innamorarvi delle vostre creazioni.

3. Le descrizioni minuziose sono pallose.

4. Quanto più possibile evitate di dire cosa pensano e cosa provano i personaggi; molto meglio che ciò traspaia dalle loro azioni.

5. Dopo aver terminato una pagina, date inizio alla caccia ad aggettivi e avverbi: quanti più riuscirete a eliminarne, meglio sarà.

6. La natura è bella nei libri illustrati, a parole è noiosa.

7. Gli ambienti vanno descritti soltanto se sordidi e degradati, perché suscitano attenzione; per una ricca casa borghese sono sufficienti degli accenni.

8. Evitate virgolette, corsivi e maiuscoli per mettere in risalto le parole.

9. Non cercate la verosimiglianza a tutti i costi, voi vi occupate di letteratura non di cronaca.

10. Ignorate tutte le precedenti indicazioni, se l’istinto vi guida diversamente.

           Con altrettanta facilità sono stilabili decaloghi simili, somiglianti o del tutto opposti, dei quali poi non tenere conto mentre si scrive.

 P.S.    Un consiglio vero però me la sento di darvelo. Seguendo quello che è un costume nazionale del nuovo millennio, pare non ci sia modo di vedere pubblicata un’opera di narrativa che non indulga alla descrizione di cibi, bevande, pranzi e ricette; non si hanno tracce di protagonisti che non siano pure cuochi dilettanti o comunque raffinati gourmet e sommelier. Almeno voi astenetevi, per favore!

 

Ridere per ridere

  Il prof Perboni ha scritto alcuni dei libri più divertenti di questo secolo. Acquistarli non è una brutta idea. Nella colonna di destra si...