mercoledì 3 settembre 2025

Sedici anni fa

 


Il 9 settembre del 2009 usciva Perle ai porci. Ormai è reperibile soltanto sul mercato dell'usato ma riporto qui di seguito il riassunto editoriale delle librerie online e mi chiedo: cosa è cambiato? 

Settembre il giorno della prima campanella. Il professor Perboni prende servizio come docente di Lingua e letteratura inglese all'Istituto tecnico De Bernardi nel corso C. Il più ostico, a detta della vicepreside. Un corso come tutti gli altri, è convinto Perboni, lui che con svariati anni di insegnamento alle spalle, prima da precario, poi di ruolo - conosce bene gli studenti italiani di oggi. Una generazione scoraggiante, irrecuperabile, bovinamente supina. Ragazzi che, in cima alla scala delle proprie aspirazioni, pongono quella di partecipare ad Amici e, al secondo posto, "almeno conoscere qualcuno che abbia partecipato ad Amici". Adolescenti viziati da genitori disposti a procurare certificati medici fasulli che consentano di uscire dall'aula per andare in bagno ogni dieci minuti, e pronti a denunciare l'insegnante al primo brutto voto (non importa se meritato). Allievi ormai resi incontrollabili da docenti sempre più demotivati, confusi - troppo entusiasti o troppo negligenti e fiaccati da uno stipendio ridicolo e da obblighi burocratici assurdi e contraddittori. Ma Perboni non teme più nulla perché ha messo a punto il suo personale metodo da carogna... Questo romanzo è il diario di un anno di scuola. E, raccontando interrogazioni da purga staliniana, inquietanti consigli docenti e surreali colloqui con i genitori, insinua nel lettore il sacrosanto sospetto che il quadro della scuola dipinto da Perboni rispecchi perfettamente la disperante realtà delle aule italiane.

martedì 2 settembre 2025

Ma fatemi il piacere!

 

Con il titolo del mio ultimo libro ho promesso che non avrei più scritto di scuola e non intendo fare come Renzi. Però quando leggo delle polemiche che dominano il dibattito scolastico mi rendo conto che si tratta di temi sui quali, modestamente, ho già detto una parola definitiva. Mi limito a ribadirla.

I compiti a casa.

Tapini i nostri studenti che sono tartassati, logorati, vessati, incartapecoriti dalla massa dei compiti per casa loro assegnati da insegnanti insensibili e retrogradi. E chi lo scrive è la stessa persona che poco prima e poco dopo si lamenta del troppo e nocivo tempo che i pargoli trascorrono a friggersi quanto rimane del loro cervellino sui cellulari.

Quindi, invece di fornire la prova definitiva che vi siete presentati in ritardo alla consegna dei cervelli, benedite la massa ingente dei compiti per casa, augurandovi che cresca e si moltiplichi, operando l'unica prevenzione possibile all'abuso del cellulare: lo studio.

Amen.

 

Sedici anni fa

  Il 9 settembre del 2009 usciva  Perle ai porci.  Ormai è reperibile soltanto sul mercato dell'usato ma riporto qui di seguito il riass...