domenica 19 ottobre 2025

A Modest Proposal

 


Bozza di fondazione del Partito Italiano dei Lavoratori – dieci punti

Perché si rende necessario un partito dei lavoratori? Semplice, perché a sinistra non c’è più niente di simile già da tempo, forse fin dal secolo scorso.

Da decenni la sinistra è un pesce fuor d’acqua perché ha cessato di essere il luogo dei partiti che afferiscono ai lavoratori. E la cosa è talmente vera e inoppugnabile che è accaduto qualcosa di fantascientifico (o di orrorifico): una fetta non indifferente dell’elettorato di sinistra è migrata verso i partiti di destra. Certo la colpa si deve anche al rimbecillimento generale causato dalla televisione commerciale, dai social network, dai tagli all’istruzione. Ma la colpa più grave ricade sulla sinistra stessa, vittima essa stessa di detto rimbecillimento; come spiegare altrimenti i dialoghi affettuosi con il capitale e i capitalisti, gli inciuci con i partiti fondati da mafiosi, la sentita esigenza di non avere più una controparte e un avversario politico bensì colleghi paritari con cui condividere la superiorità della casta? Come spiegare altrimenti l’incontrovertibile realtà per cui molti, moltissimi politici provenienti dalla parte avversa non hanno avuto né paura né pudore di riciclarsi nella cosiddetta sinistra, trovandocisi anzi come a casa propria? I caratteri distintivi della sinistra (uguaglianza e solidarietà) si sono sempre più scoloriti e assomigliano ormai pericolosamente a quelli della destra (gerarchia e menefreghismo).

Comprovata quindi oltre ogni ragionevole dubbio la morte della sinistra, non rimane che cercare di rifondarla. Ecco una serie di punti che un decente partito di sinistra, cioè che miri all’abolizione dei privilegi, alla pace e alla giustizia sociale non può esimersi dal propugnare.

 

1. Abolizione definitiva e irrevocabile di qualsiasi forma di immunità parlamentare. Chiunque sia eletto a rappresentare il popolo non per questo gli è superiore.

2. Abolizione definitiva e irrevocabile di qualsiasi forma di finanziamento pubblico dei partiti politici. Chiunque sia eletto a rappresentare il popolo non per questo può frugargli in tasca a piacimento.

3. Equiparazione dello stipendio dei parlamentari a quello degli insegnanti. Aldilà della ovvia considerazione che il rappresentante del popolo non può essere a nessun titolo un privilegiato e godere di un salario spropositato, perché proprio a quello degli insegnanti e non di altre categorie del pubblico impiego? Semplice: poiché i parlamentari possono aumentarsi da soli lo stipendio, abbassarglielo a livelli umani potrebbe non bastare; due leggine e tutto torna come prima. Ma se sono ancorati agli insegnanti la barriera psicologica diventa insuperabile. La prova provata? In Italia, patria del nepotismo, negli anni recenti si è avuto un governo nel quale la moglie del presidente del consiglio era insegnante. Risultato: una legge che operava tagli pesantissimi alla scuola e neppure un centesimo di aumento agli insegnanti.

4. Dismissione della RAI. L’ente è morto nel lontano 1960, ultimo anno nel quale fu bandito un concorso pubblico per assumere i dipendenti. Da allora è soltanto un carrozzone lottizzato dove i partiti si spartiscono tutto lo spartibile. È ora di farle il funerale e seppellirla.

5. Abolizione di regioni e provincie e drastica riduzione dei comuni da 8000 a 1000. Organi-sanguisughe il cui unico scopo è lardellare i politici trombati ai livelli più alti. Per un territorio piccolo come quello italiano un migliaio di amministrazioni comunali sono più che sufficienti per le esigenze locali.

6. Niente di ciò che era contenuto nel Piano di rinascita nazionale di Licio Gelli può diventare legge della Repubblica Italiana (per esempio la separazione delle carriere in magistratura).

7. La lite temeraria diventa reato penale. Si tratta dello strumento che maggiormente inibisce la libertà di stampa in Italia; chi la pratica è giusto finisca in carcere.

8. Il voto dei referendum è valido con qualunque percentuale di votanti.

9. A partire dalla seconda astensione al voto nelle elezioni politiche partono pesanti sanzioni pecuniare.

10. Le industrie farmaceutiche vengono nazionalizzate. La salute non può essere oggetto di mercato.

 

 

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