martedì 17 giugno 2025

Stress da maturità? Ma per favore!

 

Maturità: il 62% degli studenti si dichiara stressato e il 20,7% vorrebbe fuggire

Mi colpisce su un notiziario della scuola questo titolo. Non leggo l’articolo, per scelta, per evitare di arrabbiarmi. Fino agli anni settanta del secolo scorso la maturità era un esame colossale, con un programma di studio sterminato: tutte le materie dell’ultimo triennio, scritte e orali; occorreva la sufficienza in ciascuna di esse, altrimenti si andava a settembre. Al confronto quello di adesso è una bazzecola. Chi ha dovuto affrontare quell’esame se lo è sognato per anni e anni, una volta superato.

            Ma a nessuno veniva in mente di fare un sondaggio su quanto fosse stressante. Era così e basta. Lo dovevi fare e basta. Senza rompere troppo i coglioni con lo stress e la voglia di fuggire. A studiare, muti e rassegnati. Oggi no, si ha paura che i pargoli soffrano troppo, che si consumino sui libri, che non abbiano abbastanza tempo per cucinarsi a dovere il cervellino sul cellulare.

            Ma fatemi il piacere!


Ballata della vita esteriore

 

BALLATA DELLA VITA ESTERIORE

di Hugo von Hofmannsthal

tradotta dal tedesco da Marco Scaldini

(metro originale: pentametri giambici, traduzione in endecasillabi)

 E bimbi crescono con occhi profondi,

Che nulla sanno, crescono e muoiono,

E ogni uomo va per la sua strada.

 

E frutti dolci vengon dagli acerbi

E cadono a notte come uccelli morti

E giaccion poco prima di marcire.

 

E sempre soffia il vento e di continuo

Percepiamo e parliamo parole

E ci coglie gioia e stanchezza.

 

E strade corrono nel verde, e luoghi

Son qua e là, con fiaccole, alberi, stagni,

E minacciose, aride come morte…

 

A che scopo costruite? e mai

S’assomigliano? e quante saranno?

Che cambia ridere, piangere, sbiancare?

 

A che posson servire questi giochi,

Ché adulti e sempre soli siamo

E vaganti senza alcuna meta?

 

Serve aver visto più volte lo stesso?

E pure dice molto chi dica “sera”.

Parola da cui senso e tristezza

 

Scorrono come miele da favi vuoti.

 

mercoledì 4 giugno 2025

A studiare!

 


Per tutti coloro che adorano esprimere il proprio apprezzamento con l'espressione "adoro!"

Adorare è un verbo transitivo, necessita di un complemento oggetto: "adoro le lasagne", "ti adoro", "adoro viaggiare", ecc.

Utilizzato da solo, lascia la frase in sospeso.  Errore blu.

 

lunedì 2 giugno 2025

Attenzione alle date!

 

Attenzione alle date: questo libro è uscito esattamente due mesi dopo il mio Con la scuola ho chiuso, dove uno degli strafalcioni (autentici) che riporto è appunto "Il tallone da killer".

Potenza dell'ignoranza degli studenti: anticipano pure i grandi scrittori!

 

La traduzione

 

Da anni non lavoro più come traduttore editoriale e non intendo assumere il ruolo del saputello, ma a volte leggo cose che fanno accapponare la pelle. In libri pubblicati da grandi editori ho trovato, solo per fare qualche esempio:

MORBID tradotto con morbido (significa morboso);

EXCITED tradotto con eccitato (significa agitato);

EXTRAVAGANT reso con stravagante anziché spendaccione.

E magari non è neppure colpa del traduttore, in ultima analisi, bensì del compenso da fame che gli spetta e che lo fa lavorare in fretta e furia.

 

domenica 1 giugno 2025

Le scuole di scrittura servono?

 


           No.

          Anche se sono famose, anche se vi insegnano autori celebri, le scuole di scrittura non servono.

          Purtroppo o per fortuna scrivere è un talento, che si ha o non si ha ma che sicuramente non si impara né si apprende. Sborsare migliaia di euro per impratichirsi nei “trucchi del mestiere” non farà di voi un provetto scrittore più di quanto un salvagente possa trasformarvi in un esperto nuotatore. Otterrete un sicuro miglioramento nella qualità della vostra scrittura ma non imparerete a essere scrittori se già non lo siete.

          Troverete persone che (disinteressatamente o meno) vi faranno notare come alcuni nomi delle recente letteratura italiana siano usciti da scuole di scrittura. Purtroppo per loro e per voi ciò non prova niente: costoro sarebbero comunque diventati dei notevoli scrittori o scrittrici anche senza la frequenza di costose scuole.

          Neppure dovreste essere indotti a pensare che tali atenei possano offrire una specie di corsia preferenziale verso la pubblicazione: se scrivete immondezze, tali resteranno anche dopo la scuola di scrittura e nessuno le pubblicherà mai.

          Parimenti da evitare sono i workshop (già il nome è sufficiente a far inorridire) con scrittori più o meno famosi, nei quali una full immersion di un fine settimana pare possieda poteri taumaturgici di accrescimento del talento. Non è così. Si accrescono solo alcuni portafogli.

 

L'alzaia di Telemaco Signorini

 


Stress da maturità? Ma per favore!

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